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STRAPPI

Strappi, grida e poi la fuga
bocche chiuse da schiaffi,
l’inseguimento

(anche le mura delle case
hanno assorbito il dolore)

farfalle dalle ali strappate
che non possono più posarsi
sulla spalla di un figlio….

quando il corpo è ormai a terra
e il sicario è già in fuga
con il suo bagaglio di vigliaccheria,
tutto è compiuto.

Il vento della libertà non getta ombra
il sangue, invece, scivola lungo le pareti
dell’anima
ferita a morte,

donna, sorella mia,
innocente creatura,
giocattolo spezzato
dalle mani di un folle.
 
           Gabriella Bianchi

 


Realizzazione a cura di: Antonio Iannice & Eugenio Pecorabianca- agosto 2013