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O rondine che parti e vai lontano
Porta con te quel suo straziato cuore.
Non lo lasciar sui monti o sopra il piano
portalo più lontano col tuo volo.
Non restar muta per le meraviglie
che sognava veder da giovinetto,
né può soffrir per il pianto di ciglie
di quel dolore suo profondo in petto;
ma dopo il lungo errar pel cielo terso
e quando finirai di assaporare
tutto il bello di questo suo universo
lascialo pur cader nel grande mare
che solamente se sarà sommerso
non sentirà tormento d’affondare.

Santi Orrico
Realizzazione a cura di: Antonio Iannice & Eugenio Pecorabianca- agosto 2013