Questo sito utilizza cookie, soltanto per facilitare la navigazione.  Se vuoi saperne di più sui cookie clicca "info sui cookie"

SILVIA VAGNONI

ilvia VagnoniVive e lavora a Roma e a Stifone, tra reperti romani e il fiume Nera, nel minuscolo borgo umbro la cui atmosfera magica sollecita le fantasie artistiche.
Sue opere sono visibili su Facebook e Premio Celeste.
Il suo percorso artistico ha sempre avuto come filo conduttore la ricerca del bello quasi ad esorcizzare le brutture derivanti dal cattivo uso dell’intelletto: ed ecco i paesaggi dalle atmosfere sognanti, le figure femminili icone di grazia e portatrici di benessere e di appagamento, le nature silenti simbolo di sicura quotidianità, ma anche – quando le sollecitazioni esterne urgono – “I miei perché”, “Cotidie monstrum”, il nostro mostro quotidiano, “Il giorno e l’ora”, “Napal”, etc..
Per sua fortuna, il bambino che c’è in ciascuno di noi è sempre presente nell’artista che ritorna quindi a pensieri intimi di cose familiari , esprimendosi nella serie dei ritratti quasi a fissare un momento di particolare condivisione sentimentale.
Nel tempo ha esposto in varie sedi in spazi pubblici e privati: a Roma presso gallerie (Canovaccio, Agostiniana, Galleria dei Leoni, Complesso Monumentale Bocca della Verità, Cassiopea etc.), al Chiostro della Chiesa di SS.Apostoli, al teatro Colosseo in mostra “Schegge d’Autore” a cura dell’ENAP, a Marino Palazzo Colonna a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Marino, a Fiano al Castello Orsini; in Umbria, con il patrocinio dei Comuni, a Terni, Narni Scalo, Stroncone, Collescipoli, Spoleto, Narni, Bastia, Avigliano ed altri in occasione di molteplici eventi culturali (Premio Agazzi, Corsa all’Anello, Tela del Cuore, Telethon, Premio Il Giocattolo, etc.); a Firenze ad ARTE Fiera, alla galleria “Mentana”, etc...

Hanno detto di lei …

“L’Artista riesce a infondere al modello ricorrente (paesaggio, natura morta o figura) una propria peculiarità espressiva dovuta alla volontà di operare con un sentimento estetico sinceramente autentico, senza infingimenti, tendente a produrre benessere creativo, cimento compositivo e soprattutto appagamento dello spirito”; “…la sicura assimilazione della grande tradizione pittorica italiana è tesa ad esprimere quasi il sentimento di voler sottrarre le forme e le cose all’inesorabile destino del disfacimento” e rileva una “precisa volontà di celebrazione della Bellezza”.
Vittoria Scialoja
 
“Una congenita inclinazione al tradizionale canone del “bello” da cui trarre piacere visivo, si respira nell’osservazione delle opere di Silvia Vagnoni. Composizioni sempre complesse e ben articolate nei suoi elementi eterogenei capaci di creare un clima raffinato in cui il mito, la storia, la pittura di paesaggio convivono in un suggestivo insieme percorso da un sentimento sia coscienzioso e quasi scientifico del dettagli, sia libero sia fantasioso; un sentimento che tuttavia rimane controllato dall’ingegno che fa scaturire l’opera in primis nella mente dell’artista. Esemplari di queste doti e del perfetto connubio tra idea e trasfigurazione fantastica, le splendide nature morte e i delicati paesaggi, scenari reali e identificabili in cui libere combinazioni di elementi pittoreschi, miste a un magico naturalismo di evanescenze materiche, si affiancano a precise indagini ottiche nella realtà dei dettagli floreali e nella sensibilità dei valori atmosferici e luministici. Armonie cromatiche che, in accordo con le emergenze emotive, manifestano le notevoli qualità di colorista di Silvia Vagnoni per sintetizzarsi con sapienza nella serie di ritratti di fantasia: eleganti figure femminili, tra il mitologico e il cortigiano, adornate di amabili corone di fiori e di drappeggi dalle brillanti cangianze delle sete, che sottolineano ulteriormente la raffinatezza e le beltà di questa filosofia estetica.”
Barbara Angiolini

 

Realizzazione a cura di: Antonio Iannice & Eugenio Pecorabianca- agosto 2013